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Usa la funzione CERCA inserendo nella casella a fianco il nome di un AUTORE (Ariosto, Calvino, Machiavelli, Morante, ecc), oppure una CATEGORIA ( romanzo; scrittura; lettura; testo argomentativo; poesia, teatro….) o un’ EPOCA (Medio Evo; Rinascimento….) o infine un TEMA (Amore; alba; donne; digitale; media ….)
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CLAUDIA COLOMBO E MAGDA INDIVERI, I due mestieri di Primo Levi
Primo Levi è solitamente ben conosciuto per le opere di testimonianza della Shoah e dei campi di concentramento. Lo affronteremo invece sul versante della tematica lavorativa: uno scrittore-chimico, che più volte in opere narrative e saggistiche ha affrontato questo ambito, ha descritto lavori concreti e ha piegato il suo stile di scrittura sulla base della concretezza e precisione dei dettagli, sempre percependo l’impegno nel lavoro non solo come un dovere, ma come “una salvazione”.
GABRIELE CINGOLANI, Tradire la storia, cercare la verità. Due note in forma di didascalia sul cinema dei Taviani e la scuola.
La riflessione sullo statuto della letteratura, e dell’arte in genere, in relazione al vero, sia esso il vero storico o quello del presente, è fondante e propedeutica ad ogni insegnamento umanistico, e arriva sempre il momento in cui, in classe, ci si deve confrontare con questo tema. Un buon modo per farlo è partire da opere di autori che hanno mostrato sia consapevolezza teorica del problema sia capacità di trasformare in opera d’arte compiuta la loro riflessione. Con questa noterella (nata anche dalla volontà di aprire il panel su Letteratura e cinema con un omaggio a due voci – quella di Michela Costantino e la mia – all’arte dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani nella circostanza della scomparsa di quest’ultimo) si vogliono esemplificare – attraverso l’analisi di due fotogrammi tratti rispettivamente da Maraviglioso Boccaccio (2015) e Una questione privata (2017) – le potenzialità offerte dal cinema dei Taviani per la riflessione e la pratica didattica intorno a quattro parole-chiave: cinema, letteratura, storia, presente.
DOMENICA ELISA CICALA Dalla pagina allo schermo: Pirandello in classe
Dopo una parte introduttiva dedicata alle trasposizioni cinematografiche che adattano per lo schermo vicende narrate nella pagina letteraria, il presente intervento si sofferma sulle potenzialità didattiche di un uso combinato di testi letterari tratti dall’opera di Luigi Pirandello e affiancati a sequenze filmiche dei rispettivi adattamenti, interrogandosi, in particolare, sulle motivazioni e sulle modalità con cui è possibile utilizzare i testi letterari e audiovisivi nell’ambito della lezione di letCicalateratura e cultura italiana rivolta a studenti stranieri.
FABIO DE PROPRIS La voce cantata nei film.
Un sondaggio nel Novecento e nel XXI secolo attraverso cinema e canzoni.
L’articolo, ispirandosi alle riflessioni di Corrado Bologna e di Adriana Cavarero, propone un percorso didattico e un suggerimento di ricerca sulla voce umana guidati dalla domanda: a cosa serve la voce cantata in un film? Attraverso l’analisi di alcuni film si pone in evidenza il ruolo del canto all’interno di film non musicali, che è quello di esprimere la più forte emozione, l’individualità di un personaggio, la sua più intima essenza. Si tenta poi di indagare i vari significati che tale emotività può assumere sul piano narrativo e ideologico all’interno del film, suggerendo infine l’estensione dell’analisi al mondo della letteratura scritta.
VITTORIA FOTI Uso didattico del cinema di Pasolini: Medea e Il Decameron
Si presentano due proposte didattiche ed interpretazioni critiche sulla Medea e Il Decameron di Pasolini: il rapporto tra natura, società, religione e cultura nella Medea; per Il Decameron gli studenti saranno guidati ad analizzare la funzione semantica della cornice, riflettendo sul riuso di un testo letterario in un contesto nuovo, con scopi e codici espressivi diversi.
LUISA MIRONE Fasci di lettere da Una giornata particolare
Quattro studentesse di quarta Liceo scientifico, alle prese con un concorso di scrittura narrativa che invita a riflettere sulle ‘vittime collaterali’ delle guerre, vengono guidate nell’analisi del film di E. Scola Una giornata particolare. Inizia da qui il percorso che le condurrà, attraverso le narrazioni di R. Viganò (L’Agnese va a morire) e di E. Morante (La storia), a inseguire l’ultima corsa di Pina-Anna Magnani in Roma città aperta di Rossellini, ad ascoltare la lettera che chiude Anni ruggenti di L. Zampa e leggere le lettere di uomini e donne comuni, indirizzate o meno al Duce, sino a immaginare di scriverne una, anzi di essere una di loro.
STEFANO ROSSETTI , La scuola allo specchio
Questa relazione costituisce la seconda parte di una più ampia argomentazione, che ha per tema la rappresentazione della figura dell’insegnante, introdotta e sviluppata (sotto l’aspetto della narrativa) da Cinzia Ruozzi.
Nella prima parte, si richiamano alcuni riferimenti concettuali utili ad una seria riflessione metodologica sull’utilizzo di strumenti e prodotti audiovisivi nella didattica, in particolare nel contesto dell’attuale promozione della “scuola digitale”. Successivamente, la riflessione si concentra sull’importanza decisiva di alcune rappresentazioni filmiche e televisive nella formazione di un’opinione pubblica sulla scuola e sull’insegnante. Questo processo viene illustrato in relazione a diversi contesti mediatici e storico-culturali, analizzando esempi significativi.
CINZIA RUOZZI, La scuola allo specchio. Rappresentazione e realtà della professione docente nella narrativa di Albino Bernardini e Sandro Onofri
Il presente contributo si propone di indagare le forme letterarie attraverso le quali si è espresso il racconto della scuola: diari, lettere, cronache, saggi, pamphlet, ricordi, dizionari per voci nella convinzione che il resoconto di quanto avviene in una giornata o in un anno scolastico non sia unicamente il racconto di )un vissuto personale, ma la rappresentazione di un luogo paradigmatico, lo spazio di un particolare che riflette l’universale. Nello specifico ci si soffermerà su due grandi interpreti del racconto di scuola: Albino Bernardini e Sandro Onofri, che rappresentano due momenti topici della storia della scuola italiana: gli anni Cinquanta-Sessanta, quando comincia il processo di alfabetizzazione di massa; e gli anni Duemila, momento in cui inizia la crisi della scuola di massa.
RITA SEPE Nuovi doveri per un mondo alla rovescia.Le proposte di Francesco giullare di Dio
Attraverso il Gran Lombardo di Conversazione in Sicilia Elio Vittorini esprimeva l’esigenza di compiere altri, nuovi doveri per combattere il dolore del mondo offeso. Erano gli anni del regime fascista e della guerra civile spagnola, e con il falso reportage da Malaga l’autore aveva criticato la posizione assunta da Mussolini in quel conflitto. Ma ci vengono richiesti nuovi doveri anche oggi, quando facciamo i conti con una società per molti versi distopica, nella quale i nostri giovani si muovono spesso senza la consapevolezza di vivere in un mondo alla rovescia e dichiarando una mancanza di fiducia nel futuro, e ci interpellano con nuovi bisogni educativi. Interessante a questo scopo può essere un percorso tra letteratura, cinema e teatro attraverso la figura del giullare nel passato e nel presente. Partendo da Francesco d’Assisi e dal Cantico delle creature, e dalla loro rilettura in opere cinematografiche (Francesco giullare di Dio di Rossellini) o teatrali (Lu santo jullare Franzesco di Fo), si scoprirà come sia possibile guardare e mostrare il mondo da un’altra prospettiva e vivere perciò valori altri da quelli costituiti. E come il punto di vista del giullare rappresenti un osservatorio privilegiato ed efficace in quanto straniante, lo dimostra la scelta di accostare questo appellativo ad un uomo simbolo della lotta contro la mafia come Peppino Impastato compiuta da Rizzo e Bonaccorso nel loro Un Giullare contro la mafia.
RAFFAELLA ROMANO, Non solo occhi: il corpo e la sua funzione nella Divina Commedia
ADRIANA PASSIONE Passione
Il contributo intende indagare le diverse modalità con le quali si dispiega il tema del corpo negli scritti di Valerio Magrelli e Franco Arminio. Se per Magrelli il corpo è chiuso come una muraglia, si fa condominio di carne, soffre la separazione fra l’io e il mondo, per Arminio «bisogna prendere casa nel mondo, / dare confidenze a un muro, / alla curva di una strada. / Così quando moriamo / muore il corpo / e noi siamo immortali / perchè siamo in un rovo, / nella tasca di un cappotto / nella gamba di un tavolo».
Il tema del corpo chiama in causa la definizione dell’io, ma se Je est un autre ciò che resta è la sua traccia nel divenire, nel lavorio del tempo. Il corpo del padre, il corpo della madre, il corpo del figlio non sono lo stesso corpo eppure l’uno spiega l’altro, e nell’altro si trasmuta.
In una dialettica binaria che pone in relazione il prima e il dopo, il dentro e il fuori, l’io e l’altro, si cercherà di delineare assonanze e dissonanze fra due autori molto diversi ma ossessionati dallo stesso tema e per entrambi i quali la poesia e la prosa si rivelano codici intercomunicanti volti alla ricerca di una parola capace di incarnare l’anima nel corpo.
CIUDITTA GROSSO, L’Ibrido e l’animale nella letteratura del secondo Novecento. Un percorso didattico
Il rapporto tra l’uomo e l’animale è sempre stato improntato all’unità o alla separazione. Nel tempo del mito uomini e animali potevano comunicare; poi l’uomo si è posto su un piano superiore, eppure ha continuato a sentire l’animale come un altro sé: “L’animale è infatti l’immagine nello specchio che ci fa vedere chi siamo, ma non è noi, è un altro”. ….
La letteratura del Novecento ci ha raccontato questo rapporto con l’animale e con l’ibrido, metafora «per taluni riemergente come minaccia, per altri risonante come un’età dell’oro da anelare in modo nostalgico»
Il contributo si propone di individuare un possibile percorso didattico all’interno della letteratura del secondo Novecento.Grosso
IDA CRISPINO, Crispino
L’introduzione dello spazio condominio nella narrativa della seconda metà del XX secolo comporta una trasformazione profonda non solo delle vicende narrate, ma anche della struttura della narrazione. Il presente contributo intende analizzare le opere di due autori che, tra i primi in Italia, comprendono la portata innovativa di questo spazio ‘artificiale’: Carlo Emilio Gadda e Dino Buzzati.
EMIRA ARMENTANO, Il “condominio” in letteratura: da LUOGO della modernità a NONLUOGO della post-modernità.
Quando il condominio si trasforma in iper-centro-inclusivo. Armentano (1)Armentano (1)Se la letteratura è creatrice di mondi e i mondi letterari sono a loro volta contenitori di storie, i testi del ‘900 e del nuovo millennio non possono che ri-vedere, re-immaginare, ri-semantizzare i luoghi della modernità per farne non solo lo spazio-cornice delle proprie narrazioni ma anche, e soprattutto, lo spazio simbolico attraverso cui capire e analizzare la contemporaneità.
In tale ottica il presente contributo si sofferma sullo “spazio-condominio” – quale luogo aggregativo sociale tipico della modernità e della postmodernità – in alcuni racconti/romanzi novecenteschi (e non) attraverso un’analisi che, insieme alle tradizionali categorie narratologiche, utilizzerà le categorie socio-antropologiche proposte da Marc Augé.
RITA CEGLIE, Il lavoro, la città e i suoi conflitti in Volponi, Biancardi, Parise.
Il mio percorso parte da Memoriale, l’esordio narrativo di P. Volponi del ’62, la cui stesura era durata due anni, e che esce a pochi mesi di distanza dal n. 4 di «Menabò» (1961) con cui Vittorini apre il dibattito su letteratura e industria. A narrare è l’operaio contadino Albino Saluggia nella forma di regressione analettica, un tisico e nevrotico, che dal lago di Candia nel Canavese ogni giorno arriva in treno alla “fabbrica X” per farvi ritorno solo alla sera.
Con L. Bianciardi e G. Parise ci spostiamo in una città del Nord, molto probabilmente Milano, capitale indiscussa del “miracolo economico”, dove entrambi gli autori arrivano, lasciando il microcosmo della provincia per lavorare in una casa editrice, la Feltrinelli il primo, la Garzanti il secondo.
Su questo scenario della nuova antropologia “miracolata” si colloca la vicenda de La vita agra di L. Bianciardi (1962) e de Il padrone di G. Parise (1965).
CINZIA SPINGOLA, Quando i luoghi raccontano la Storia (e le storie), tra realtà, finzione e memoria
Cosa succede ai luoghi della Storia, per esempio della prima e della Seconda guerra mondiale o dei conflitti nella ex Jugoslavia, quando la letteratura li esplora e li ripercorre attraverso la memoria dei protagonisti o l’esperienza straniante del viaggiatore?… L’attenzione per i paesaggi narrati, che «pungono e trapungono» (A. Zanzotto, 2001) le identità e le vicende umane di ieri e di oggi, può contribuire all’approfondimento didattico delle letture, aperte alle contaminazioni con altri linguaggi e alla consapevolezza della complessità delle scritture e delle sue interpretazioni.
CRISTINA NESI, Pianure e oralità nella letteratura degli anni Ottanta: Gianni Celati e Sebastiano Vassalli
Le pianure attengono all’ortogonalità del paesaggio antropizzato ma anche, come vuole Bachelard, al tema del disorientamento. Sono «luoghi del nulla», per Cavazzoni, che si riempiono «di tutte le tentazioni» e capaci di accogliere «tutte le cose» (Celati) che emergono al diradarsi delle nebbie invernali, delle caligini estive, del lucore latteo dell’alba come ne La chimera di Vassalli. Dissolta l’abituale solidità del mondo, le cose riacquistano in questi interstizi di passaggio «le apparenze disperse negli spazi» (Celati) …..Per farlo, si affidano all’epica della tradizione padana, alla lettura dei «libri ad alta voce», alle fiabe e alle novelle che celebrano la ‘meraviglia’ del sentito dire.
GIORGIA TOTOLA, A spasso per Lisbona in compagnia di Antonio Tabucchi
Nelle sue opere Tabucchi scardina le usuali leggi di successione spazio-temporale e mescola la realtà con la fantasia, capovolgendo sistematicamente la visione prospettica mediante gli espedienti retorici e strutturali offerti dalla letteratura. In tal modo, egli sembra impersonare non uno, bensì due scrittori, come se si fosse compiuto in lui il mistero dell’eteronimia pessoiana, e ora concede spazio al linguaggio del sogno e dell’allucinazione, ora sceglie momenti significativi della storia per intrecciarvi le sue funzioni.
ALESSANDRO FERIOLI Medicina e parole che curano nella letteratura delle due Guerre mondiali Questo contributo si propone di individuare alcuni aspetti riguardo al medico-scrittore in guerra, la cui figura è qui esaminata da un lato riguardo all’arte di curare, anche attraverso una relazione incentrata sulla parola e sul conforto, in situazioni (trincea, prima linea, prigionia) dove chi soffre e chi cura sono accomunati dagli stessi patimenti, e dall’altro riguardo alla produzione letteraria del medico-scrittore
IDA CRISPINO, Il topos dell’alba in Vittorio Sereni, poeta “liminare”
L’alba come separazione, come scioglimento dell’enigma esistenziale nei versi di Vittorio Sereni
GIUDITTA GROSSO, Sandro Penna poeta del “risveglio”
Alba come limbo, come rifiuto del risveglio, come epifania nei versi del poeta Sandro Penna
MARIA ELENA LANDI, Il topos dell’alba dal romanzo gotico a Twilight
Dal genere nero al romanzo neogotico emerge la doppiezza del topos dell’alba simbolo di rinascita e di regressione.
ADRIANA PASSIONE, L’alba come espressione del “mito personale” di Cesare Pavese
Un percorso che a partire da imomenti fondativi del tema (letteratura classica, Bibbia, letteratura medievale) si incentra sulla letteratura del Novecento,
CRISTINA NESI, L’arcipelago metropolitano nella trilogia ‘Rosso Napoli’ di Ermanno Rea
Nella trilogia ‘Rosso Napoli’ di Ermanno Rea Napoli è onnipresente e colta in un tempo, che ha fermato gli orologi, ma come una roccia rivela fossili e resti organici sedimentati, scarti temporali e mutamenti in atto: un’entità in continua e imprevedibile evoluzione, a cominciare dai suoi spazi industriali dismessi e destinati a mutare la propria configurazione e la vita di chi ci vive.
CRISTINA NESI, Reti di connessioni topiche nei racconti brevi di Romano Bilenchi degli anni Trenta
I racconti di Bilenchi nel decennio degli anni Trenta rivelano alcune problematiche: il senso di perdita degli spazi interumani, la soppressione di tutte le connotazioni topografiche riconoscibili, sostituite geometrie spaziali senza nome. il magnetismo dell’avverbio «altrove».
Quattordici interventi che si prefiggono di dimostrarci come Manzoni stimoli un confronto impegnativo e dinamico anche con i contemporanei; parte dall’asse milanese, ma apre a problematiche internazionali .
Saggi di Rosa, Bigazzi, Ferroni, Majorino, Luperini, Zinato, Loi, Turchetta, Canova, Ceserani, Rossi, De Berti, Nuvoli, Caputo. ( A cura d Barbara Peroni , 2004)-
CINZIA RUOZZI, Galilei e il teatro delle idee 2014
Il presente lavoro prende in considerazione l’opera teatrale “Vita di Galileo” (1938- 1945) del drammaturgo tedesco Bertold Brecht e il monologo teatrale di Marco Paolini ITIS Galilei (2010) ispirato alle pagine del “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”.
ANNA SPATA Le competenze dell’intelligenza del cuore. L’‘amore perduto’ per immagini, suoni, lettura silente e voce recitante 2014
Il tema dell’‘amore perduto’ è indagato attraverso tre grandi eroine del mito: Didone, Arianna, Medea. Partendo dai testi antichi si persegue un percorso di educazione emotiva.
ROSARIO CASTELLI, Stantuffi in primo piano: Pirandello e Ruttmann 2014
La modernità della concezione che Luigi Pirandello ha del linguaggio cinematografico si basa sul rapporto tra musica e immagini. È un’idea che anticipa alcuni aspetti della tipologia di linguaggio e di stile del regista tedesco Walter Ruttmann il quale si occupò della realizzazione del film Acciaio, tratto dall’unico soggetto originale per il cinema attribuito a Pirandello, ma scritto in realtà dal figlio Stefano.
RITA CEGLIE, Sognando (ma forse no): finzione e realtà in Calderon de la Barca, P.P. Pasolini e L. Pirandello.2014
Risale al 1635 l’opera di Calderón de la Barca La vita è sogno, una commedia filosofica divenuta oggetto di numerose interpretazioni: “Sogno (ma forse no)” , un atto unico del ’28, che Pirandello ha scritto e messo in scena per la prima volta a Lisbona; fino alla riscrittura di Pasolini.
MICHELA COSTANTINO Il cinema interpreta la letteratura. Visconti e lo sguardo del Principe 2014
Si propongono alcune riflessioni sui rapporti tra il testo letterario e la sua messa in scena cinematografica, in particolare tra Il Gattopardo (1958) di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e l’omonimo film (1963) di Luchino Visconti.
ANNA MARIA DI PASCALE – PAOLA RASPADORI, Tra il libro e la scena, tra l’io e l’altro: proposta di un curriculum teatrale per la scuola superiore. 2014
L’educazione teatrale deve costituire una componente essenziale della formazione scolastica, e del curriculum di italiano della scuola media superiore.
CINZIA GALLO La Rigenerazione di Italo Svevo, ovvero Zeno Cosini in un dramma senza teatro 2014
Nell’ ultima commedia di Italo Svevo, La Rigenerazione, Svevo, attraverso le vicende di Giovanni Chierici, alter ego di Zeno Cosini, e attraverso la sua caratteristica tendenza all’aforisma, alla favola, alla scrittura breve, si sofferma ulteriormente sui rapporti fra salute / malattia, vecchiaia / giovinezza, realtà / sogno, verità / menzogna, vita / morte, con esiti nuovi .
GIANMARCO GALLOTTA, La leggenda di “Novecento”: un’affabulazione 2014
LUISA MIRONE «Il teatro come esperienza di partecipazione».1 Dal testo alla rappresentazione di Così è (se vi pare): un itinerario possibile dalla competenza letteraria alla competenza di cittadinanza 2014
Il testo pirandelliano è assunto come testo paradigmatico tramite il quale saggiare la validità del percorso (dalla competenza letteraria alla competenza di cittadinanza passando per il testo teatrale e la sua rappresentazione).
CRISTINA NESI, Fabbriche di parole: fra narrativa, teatro e cultura tecnologica 2014
L’intervento si concentra sull’inserimento della fabbrica neocapitalistica nella narrativa, nel teatro e nel cinema dalla fine degli anni Cinquanta all’inizio del XXI secolo.
RITA CEGLIE Barocco e Novecento: fra inquietudine e lezione galileiana 2013
Il Seicento è il secolo del dubbio, come il Novecento. Ne è una prova
l’allegorica poesia di Montale. Ed è nota la linea (tra letteratura e scienza) Galilei /-Leopardi / -Calvino che può estendersi anche a Levi.
FABIO DE PROPRIS, Studiare italiano a scuola in prospettiva civile. Un esempio: il Medioevo 2013
La tesi è che quanto più una popolazione sa usare la propria lingua madre, tanto meno distruttivi sono i suoi conflitti interni. Come ad es lo studio della letteratura medievale (Guido Faba), favorisca la conoscenza delle tecniche argomentative, la comprensione di testi complessi e la loro produzione.
CAROLA FARCI, Come da programma. I testi di letteratura italiana analizzati nei licei pisani 2013
Nel presente lavoro si analizzano i programmi didattici di letteratura italiana consegnati alle segreterie dei cinque licei di Pisa durante l’anno scolastico 2011/2012.
CINZIA GALLO, Oltre il canone: Pier Antonio Quarantotti Gambini e il Modernismo 2013
La lettura de ” I nostri simili”, di P.A. Quarantotti Gambini, mette in evidenza quanto sia interessante ed utile ‘andare oltre il canone’,
PAOLA LIBERALE Valutare tutto. Ce n’est qu’un début. Valutare le competenze 2013
Dalla sperimentazione Compìta e dalle riflessioni sulle prove Invalsi per il quinto anno della secondaria di secondo grado, si propongono alcuni punti critici
LUISA MIRONE, Canone & Genere: strumenti di competenza, strumenti di valutazione 2013
Cosa cambia l’insegnamento per competenze nella prassi valutativa dello studente di Letteratura ? La competenza letteraria può essere autenticamente verificata e valutata attraverso i modelli valutativi in uso?
CLAUDIA MIZZOTTI Amore e Psiche e la stratificazione di interpretazioni e riscritture: un percorso alla scoperta della complessità della letteratura 2013
Dalla lettura in traduzione di “Amore e Psiche” da Apuleio, si spazia dall’arte all’interpretazione psicoanalitica, dalla fiaba (Propp) al diritto(Eva Cantarella) e si privilegiano alcune riscritture novecentesche poco praticate come quelle di Sibilla Aleramo e di Alberto Savinio.
LUCIA OLINI Spostare lo sguardo: identità, alterità e rispecchiamento nelle scritture migranti 2013
Per aprire l’insegnamento scolastico alla letteratura contemporanea, l’ambito delle scritture migranti presenta grande interesse dal punto di vista tematico e formativo. Si propongono cinque scrittrici : Leila Waida, Anilda Ibrahimi, Sahar Delijani, Cristina Ali Farah, Gabriella Ghermandi.
STEFANO ROSSETTI, 2.0? L’attualizzazione del testo nella scuola del mito digitale 2013
Nel perseguire l’obiettivo del coinvolgimento degli studenti, l’attualizzazione del testo può assumere un ruolo particolarmente importante.
SIMONETTA TEUCCI, Boccaccio da leggere. Boccaccio da vedere 2013
La prima parte, “Boccaccio da leggere”, affronta gli aspetti testuali e teorici del Decameron, dal quale ha inizio la letteratura delle narrazioni in senso ‘moderno’ e si accosta l’opera al Decameron di Pasolini. la seconda parte punta operativament sull’attività di costruzione di una sceneggiatura e di realizzazione di un video.
CARMELO TRAMONTANA, Narratività, letterarietà, cinema: un dialogo possibile nella scuola delle competenze e dell’autonomia 2013
. L’obiettivo è quello di misurare la fattibilità didattica e la coerenza metodologica di un progetto di lavoro centrato su letteratura e cinema in una classe terminale di scuola secondaria superiore
PATRIZIA D’ARRIGO Visionarietà e visione: un percorso tra immagini cinematografiche e narrativa italiana del ‘900 (2013)
Questo percorso, rappresenta il tentativo di proporre agli studenti dell’ultimo anno un disegno letterario del secondo ‘900 che rispecchi gli sviluppi effettivi del rapporto fra cinema e letteratura.
MARIANGELA LANDO, Boccaccio novelliere nel canone scolastico tra Ottocento e Novecento: ricezione e censura 2013
. Il contributo prende in esame la fortuna delle novelle boccacciane in due volumi scolastici destinati alle scuole superiori di fine Ottocento e inizio Novecento- Inoltre, si analizzerà una celebre novella, Andreuccio da Perugia.
CINZIA GALLO, Il mito dell’italianità in uno scrittore di confine: Pier Antonio Quarantotti GambinI. 2011
RITA SEPE, Letteratura.memoria-identità collettiva: una riflessione su “Piazza d’Italia” di Tabucchi. 2011
LUCIA OLINI, Identità e “mutazione” degli Italiani in Pasolini. Una proposta didattica. 2011
CLAUDIA CORREGGI, Interpretazioni di un carattere nazionale; dall’Italia all’America con Giovanni Arpino. 2011
BARBARA MARIATTI, Il “romanzo familiare” di don Gonzalo: una lettura della “Cognizione del dolore. 2011
LUISA MIRONE, L’età dell’innocenza perduta: la famiglia nei “Romanzi della rosa” di Gabriele D’Annunzio.
Luisella MESIANO, Spazi d’identità per mastro don Gesualdo 2011
FRANCESCA PILATO, Despoti e vittime, sognatori e opportunisti, ingenui e corrotti: il “sistema famiglia” nei “Vicerè” di Federico De Roberto 2011
PAOLA LIBERALE, Gli Italiani della letteratura. Autobiografismo e ItalianI ideali nella letteratura del Novecento. 2011
Un canone “personale” di letture giovanili che si considerano ancora esemplari: da “Lessico famigliare” a “La chiave a stella” a “Piccoli maestri”.
PATRIZIA D’ARRIGO, Un falegname, una fatina, un burattino: un modello familiare per la nuova Italia 2011
Pinocchio da leggere al biennio insieme ai Promessi sposi e da riprendere nel curricolo all’altezza del romanzo ottocentesco,
CARMELO TRAMONTANA, Foscolo, Manzoni, Nievo. Genealogie della famiglia nella letteratura rinascimentale. 2011
CRISTINA NESI. Il lato oscuro degli Italiani nell’opera di Ermanno Rea. 2011
ELISA LANZILAO. La dimensione europea di Alberto Savinio, scrittore eterodosso. 2011
SIMONETTA TEUCCI. Dall’Italia ideale all’Italia reale 2011
STEFANO ROSSETTI. L’immagine dell’insegnante tra libri e televisione 2011
FABIO DE PROPRIS. Quarant’anni di italiano scritto tra i banchi di scuola. Da Don Milani a oggi.
CINZIA RUOZZI: Dante e Levi, percorsi di letture parallele 2011
LAURA GATTI Identità nazionale e parola poetica. Per un percorso didattico sul secondo Novecento. 2011
RITA CEGLIE Il «Candido» di Sciascia tra il Candide e l’ingenu di Voltaire strizzando l’occhio a Montesquieu 2014
Il percorso consiste in un’analisi comparata fra il Candido di Voltaire e la riscrittura siciliana che ne fa Sciascia.
FABIO DE PROPRIS Omero e l’Odissea nella Scienza nuova di Vico (1725-1744) e in Dialettica dell’Illuminismo (1944-1969) di Horkheimer e Adorno: una proposta didattica 2014
I due testi vengono messi a confronto, limitatamente alle parti che
trattano dell’opera di Omero, per fornire uno spunto di riflessione sull’illuminismo quale elemento costitutivo della mentalità
occidentale.
MORENA MARSILIO Sulle orme del trauma: narrativa di viaggio e memoria autobiografica in «Campo del sangue» di Eraldo Affinati 2014
L’intervento si propone di verificare criticamente il rapporto fra eredità illuminista e Auschwitz attraverso «Campo del sangue»
di Eraldo Affinati, tra narrazione autobiografica e il diario di viaggio,
LUISA MIRONE Parlare di Classico attraverso il Novecento: Pavese e i «Dialoghi con Leucò» 2014
una riflessione sul mito e sul tempo in Giuseppe Parini e Cesare Pavese, sulla base del comune denominatore oraziano.
CRISTINA NESI Il comico nel conte philosophique illuminista 2014
In tutte le sue accezioni, dall’umorismo al grottesco al nonsense, il comico incarna una delle svolte culturali e artistiche più rappresentative della modernità a partire dal Settecento illuminista; il percorso si focalizza sull’analisi di Jaques le fataliste di Denis Diderot.
STEFANO ROSSETTI Levi illuminista: la ragione come antidoto per lo scientismo. 2014
Questa relazione nasce dall’l’attualizzazione di idee e temi forti del pensiero illuminista, proposta attraverso lo studio di alcune opere scientifiche e
fantascientifiche di Primo Levi.
SIMONE GIUSTI Leggere, scrivere e gestire i contenuti: la didattica della letteratura nell’era del web 2015
Il testo digitale e le sue potenzialità nell’insegnamento della letteratura
PAOLA LIBERALE Nell’orecchio il fragore delle pareti che crollano
Come la scrittura femminile ricompone il mosaico 2015
Una ricognizione su tre romanzi contemporanei scritti da donne per rintracciare le caratteristiche dell’epica al femminile sulla scorta di una raccolta di saggi Epiche. Altre imprese, altre narrazioni (Jacobelli editore 2014);
1 Olive Kitteridge di Elisabeth Strout (Fazi 2009);
2 Forse Esther di Katja Petrovskaja (Adelphi 2014);
3 . I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews (Marcos y Marcos 2015).
MORENA MARSILIO Prosatori oltre il Novecento. Per un uso didattico degli immaginari ipermoderni 2015
L’intervento intende presentare alcune riflessioni sulle opportunità e sui limiti offerti dalla lettura di opere di prosa contemporanea (1995-2015) nella pratica didattica delle classi di triennio. L’intervento prevede una seconda parte applicativa a titolo di esemplificazione didattica basata su due romanzi ipermoderni: «Riportando tutto a casa» di Nicola Lagioia e «Violazione»
di Alessandra Sarchi.
LUISA MIRONE Vademecum letterario o piccolo talismano di Venticinque Lettori ‘compitini’ 2015
A conclusione del triennio di ricerca-azione del progetto Adi-Miur ‘Compita’, attraverso l’analisi dei lavori realizzati dalla classe che vi aderì sin dagli esordi, una riflessione su ciò che abita l’immaginario degli studenti al termine dell’esperienza.
CRISTINA NESI Le Forme Brevi 2015
Ripartire dalle massime, dagli aforismi, dagli epigrammi o dagli enigmi della Letteratura Italiana può servire, a migliorare le competenze, di chi è abituato a comunicare con sole 140 o 160 battute nella quotidianità e a far assaporare l’acutezza e l’ironia di testi letterari fulminanti dal Rinascimento al Novecento.
LUCIA OLINI Le letture scolastiche tra canone socialmente condiviso, percorsi curriculari, sconfinamenti e scelte situate 2015
Integrare il percorso storico-letterario con un curriculum di letture personali è importante per tenere vivo il piacere della lettura e per dare efficacia formativa allo studio della letteratura.
STEFANO ROSSETTI Animali che narrano storie. Le letture di una quinta di “Compita” alla prova dell’Esame 2015
La relazione parte dall’esposizione e dall’analisi degli esiti dell’esame di Stato, appena sostenuto da una classe che ha partecipato al progetto COMPITA. A partire dai testi citati durante i colloqui e utilizzati nelle prove scritte, è possibile
riflettere sui problemi didattici e culturali posti dalla sperimentazione, tentando un bilancio provvisorio che ne valorizzi le potenzialità e le prospettive.
MARCELLA CECCHINI Scusi l’ortografia, ma sa com’è sono polacco io 2016
Si presenta qui brevemente un lavoro realizzato in un istituto tecnico di Verona con ragazzi provenienti tutti dall’est europeo (Moldavia, Romania, Albania, Polonia, Serbia, Bosnia). Quest’esperienza i descrive la recente immigrazione come risorsa, per una scuola che accolga e integri senza abbassare gli obiettivi.
MAGDA INDIVERI – CLAUDIA COLOMBO Il teatro ‘politico’ di Pasolini 2016
Si focalizza qui la produzione teatrale di Pasolini nella lettura di ‘Pilade’, secondo tre prospettive: il rapporto polemico col teatro contemporaneo; il legame col teatro classico; le interpretazioni di alcune regie.
LUISA MIRONE Tra narrazione e argomentazione: la rappresentazione della condizione esistenziale della generazione del terzo millennio in un confronto con Morante, Sciascia, Calvino 2016
Si ripercorrono le fasi essenziali di un progetto fondato sulla lettura di tre saggi di tre importanti scrittori del Novecento (E. Morante, ‘Pro o contro la bomba atomica?’; L. Sciascia, ‘La scomparsa di Majorana’; I. Calvino, ‘Lezioni americane, Sei proposte per il prossimo millennio’)
CLAUDIA MIZZOTTI Lingua e identità: da Ovidio agli scrittori migranti… e ritorno 2016
Attraverso alcune letture mirate, dall’antichità ai nostri giorni si propone agli studenti e alle studentesse una riflessione metalinguistica che, apprezzando le varietà della lingua, indaghi il rapporto tra lingua e identità.
STEFANO ROSSETTI Letteratura e arti visive nella scuola 2011
Vengono affrontati tre punti di vista relativi all’insegnamento della letteratura oggi 1. gli studi recenti sulla narrazione e sull’esperienza visiva, 2. il tema della didattica per competenze, 3. i processi di digitalizzazione in atto, nel mondo e nella realtà scolastica, che pongono il problema del rapporto fra cultura colta e popolare.
MARIA LAURA VANORIO “La pagina che non c’era”: sperimentazioni didattiche di scrittura mimetica 2016
La centralità della lettura nei processi di formazione degli studenti, e più in generale dei cittadini, ci spinge a farci continue domande sui metodi efficaci per incoraggiare i più giovani, per aiutarli a diventare lettori con una ‘bussola’ che li guidi nelle scelte. L’esperienza del progetto-concorso di ‘lettura creativa’ La pagina che non c’era prova a suggerire un metodo.
CARLA SCLARANDIS Racconto e realtà attraverso il romanzo moderno: il Furioso chiama altre avventure 2017
In questo percorso l’Orlando Furioso è assunto come termine di confronto di alcuni esempi di narrazioni otto-novecentesche: da Moby Dick di Melville, al Deserto dei Tartari di Buzzati; dal Castello dei destini incrociati di Calvino a Una Questione privata di Fenoglio, con un lancio verso le riscritture di Sanguineti.
GABRIELE CINGOLANI «Ricomporre l’infranto». Storia, letteratura (e storia della letteratura) nella scuola delle competenze 2017
Questo contributo vuole indagare la possibilità, da parte della scuola, di rispondere alle esigenze didattiche del mondo contemporaneo senza disperdere il patrimonio di metodi e conoscenze che la tradizione della didattica della
letteratura ci ha consegnato, provando ad individuare fra storia e letteratura (e con particolare riferimento agli ultimi cento anni) alcuni nodi storico-culturali fondamentali.
CRISTINA NESI, Culture “interfeconde”: scienza e tecnologia nell’immaginario della letteratura italiana del Novecento 2017
L’intervento parte dalla rilettura paradossale delle teorie di Darwin e Spencer fatta da Svevo, dalla maledizione copernicana di Mattia Pascal, dalla crisi dell’idea stessa di esistenza della realtà oggettiva in «Meditazione milanese» e termina con l’inversione di “strumentazione” di Levi, e con le parole di Ira Epstein in «Atlante occidentale» di Daniele Del Giudice: lo scrittore è in grado di raccontare con le parole ciò che esiste, ma non è ancora visibile.
MORENA MARSILIO Le risorse della finzione in classe: il romanzo e il racconto nella narrativa dell’estremo contemporaneo 2017
Ci si interrogherà, in particolare, sulla narrativa di finzione dell’estremo
contemporaneo (1995-2016) e sulla sua possibile ricezione presso un pubblico di giovani adulti.
LORENZA BONINU Lo scrittore e il sociologo. Contaminazioni narrative fra letteratura e sociologia 2017
L’immaginazione letteraria può apparire intrinsecamente affine e complementare all’immaginazione sociologica. Da un altro punto di vista spesso la letteratura ha attinto dalla sociologia temi e suggestioni per condurre il suo specifico discorso sul mondo. Questo approccio può incoraggiare negli studenti la riflessione a proposito dei confini (tematici e metodologici) fra i differenti campi del sapere e, allo stesso tempo, la consapevolezza della profonda unità della cultura.
LAURA BOSIO Parlare di sé, parlare degli altri: piccolo canone al femminile 2017
Un percorso “sovrastorico” nella narrativa delle donne, alla prova della contemporaneità: da Saffo e Sulpicia alle mistiche medioevali, dalle poetesse del Rinascimento alle “dames” del Settecento francese, da Jane Austen a Virginia Woolf, alle italiane del Novecento, tra tutte Natalia Ginzburg, per arrivare alle scrittrici di oggi.
CLAUDIA CORREGGI Griselda: dalla pazienza al sacrificio. Varianti moderne e postmoderne di un tema popolare 2017
La vitalità di questo controverso personaggio femminile, grazie alla discussa celebrazione che le riserva Boccaccio nella decima novella del «Decameron», attraversa i secoli. All’attestazione di Griselda nella tradizione colta, legittimata da Petrarca, si affianca il successo ben radicato nel folklore di tutta Europa del tema della pazienza femminile messa alla prova per amore.
Disseminando polimorfe tracce narrative e discusse interpretazioni, tema e personaggio approdano infine nella rete interdiscorsiva della modernità e della postmodernità, per trovare recenti varianti anche nella ricezione cinematografica.
PAOLA LIBERALE «Il breve maggio» e «la lunga notte». Un cantare e un romanzo sperimentale di Alba De Céspedes
1967-1968-1973. Le due opere «Chansons des filles de mai» e «Sans autre lieu que la nuit» nascono quasi contemporaneamente, anzi, le poesie interrompono la stesura del romanzo per l’urgenza della registrazione del ’68 nelle voci dei
giovani e delle ragazze. Ma alla ripresa del romanzo, il tono è cambiato: la disillusione delle speranze si è concretizzata nelle vite un po’ allo sbando delle giovani generazioni. La relazione segue questa linea interpretativa e vuole evidenziare lo sperimentalismo linguistico e compositivo del testo in prosa.
ELISA LANZILAO Fabrizia Ramondino: il racconto delle donne e di se stessa 2017
Nella maggior parte dei testi di Fabrizia Ramondino il lettore viene immerso nella trama di un “ordito femminile” (come incisivamente sostiene Alessandro Leogrande), carico di implicazioni antropologiche e sociologiche. Ma, leggendo in profondità questi testi, si coglie la difficile convivenza della scrittrice-intellettuale-donna con se stessa.
EMIRA ARMENTANO Lo sguardo di Beatrice in «Cecità» di Saramago. Proposta per una didattica dell’intertestualità, 2017
Viene qui esposta un’esperienza didattica realizzata in una classe quinta di liceo scientifico, tesa a evidenziare il continuo “dialogo a distanza”, forse a volte anche inconsapevole, tra scrittori che si muovono in tempi e spazi tra loro lontani: Saramago e Dante,
RAFFAELLA ROMANO Sciascia e la sua «Storia semplice», 2017
Si propone la rilettura dell’ultimo breve romanzo di Sciascia come testamento spirituale dell’Autore, Il giallo appare lo strumento privilegiato per scandagliare, illuministicamente, le trame inestricabili di un sistema corrotto.
ALBERTO BERTINO Amor che nella mente mi ragiona. La costruzione di un “digital storytelling” sui possibili frammenti del discorso amoroso, 2017
Riflessioni a margine del processo di riappropriazione del canonico tema amoroso medievale attraverso la lettura di poeti del Novecento, effettuata da adolescenti alla ricerca del significato del con-testo.
CINZIA RUOZZI, Raccontare il presente attraverso lo sguardo della scuola, 2017
La scuola come un luogo centrale del romanzesco moderno, da Lodoli a Balzano, da Pusterla a Raimo.
LEILA CORSI, Gli spazi reconditi dell’immaginario, 2017
Dalle “Lezioni americane” di Calvino, una interpretazione possibile della civiltà delle immagini e di come riappropriarsi a scuola dei luoghi dell’immaginario
LUISA MIRONE, Il Furioso come città ideale, 2017
Il Furioso come città ideale: risemantizzare i luoghi del poema ariostesco tra i banchi di scuola,
Progetto Miur Compita 2015 2016 Liceo Porporato Pinerolo (To) in rete con altri due Istituti. Ambito B)
Progetto svolto nei corsi serali ITES Pitagora, Taranto
Progetto Miur Compita 2015 2016 IPS Chinnici Nicolosi (Ct) in rete con altro Istituto. Ambito A)
Sono presentati i prodotti finali degli studenti, Il lavoro per l’acquisizione
della competenza argomentativa si è svolto partendo da testi letterari argomentativi di Machiavelli, Beccaria e Pasolini.
Progetto Miur Compita 2015 2016 Liceo Tasso di Roma in rete con altri quattro licei ambito A)
Progetto Miur Compita 2015 2016 Liceo Pitagora di Pozzuoli in rete con altri tre licei ambito A)
1 Progetto Miur Compita 2015 2016 Liceo Socrate Bari in rete con altri quattro licei ambito B)
2 LUIGIA CAVONE Letteratura e/a Scuola: … Le ragioni di un impegno 2016
Si presenta, nella progettazione generale e nella esemplificazione dettagliata di una unità didattica di apprendimento, il Progetto MIUR COMPÌTA ambito B2 (a. s. 2015/2016) ‘Sfidare la complessità. Uno sguardo sull’Italia e sull’Europa del secondo ‘900 tra Letteratura, Cinema, Musica, Teatro, Arte’ elaborato e svolto nella Rete di Scuole Statali Baresi ‘Linguaggi e scienza del moderno’ composta da Liceo Classico ‘ Socrate’ – Liceo Scienze Umane e Linguistico ‘Bianchi Dottula’ – I.I.S.S. ‘Giulio Cesare’ – I.I.S.S. ‘De Nittis – Pascali’ – Liceo Scientifico ‘Gaetano Salvemini’
Progetto Compita Miur 2015/2016 Liceo Archimede di Acireale– in rete con altri quattro licei – Ambito A)
Lettura come ‘provocazione’ alla scrittura: il progetto ‘Itinerari inesplorati tra Le città invisibili di Calvino’ Leggere ‘Le città invisibili’ di I. Calvino e trasformarsi in scrittori tra le aule scolastiche. Partendo dalla lettura, comprensione e interpretazione dell’opera calviniana, in una suggestiva e articolata dimensione interdisciplinare, gli studenti si sono riappropriati del testo attraverso la scrittura ‘ri-creativa’ delle loro città invisibili, tasselli di un ipotetico puzzle in cui leggere sogni e affanni di una generazione in divenire.
Progetto Compita Miur 2015/2016 Liceo Galvani Bologna – in rete con altri due licei – Ambito B)
Progetto Compita Miur 2015/2016 Liceo Pimentel Fonseca -Napoli – in rete con altri quattro licei – Ambito A)
Marco Bianciardi, “Le diverse facce dell’Amore”, percorso tematico IIS Sarrocchi, Siena.
Dopo una riflessione sull’impatto del progetto Compita a scuola, viene esposto nelle sue varie articolazioni un progetto svolto sulla tematica amorosa tra XIII e XVI secolo, da Cappellano a Boccaccio, a confronto con le esperienze degli adolescenti di oggi.
STEFANO ROSSETTI. CONTENUTI, METODI, VALUTAZIONE Pratiche didattiche al vaglio della ricerca sulle competenze 2013
Dopo una articolata analisi della didattica per competenze, viene proposto un percorso “Il peso della tradizione” comprendente Dante, Petrarca, Boccaccio, in tutte le sue fasi – programmazione; scelta materiali; verifica e valutazione.
TIZIANA BORGOGNONI – MAGDA INDIVERI, Petrarca canonico, 2013
Un percorso svolto ed esposto in tutte le sue fasi in due terze del liceo Galvani di Bologna, che dimostra come un autore del canone possa condurre a competenze complesse di introspezione del paesaggio e canalizzazione dell’emotività. Sono comprese due proposte di prova di verifica, una di analisi del testo, l’altra di scrittura creativa.